Qualcuno sul voto referendario ha addirittura, con doti di chiaroveggenza, intravisto la fine della Psicologia, tuttavia forse non ha ben visto che si tratta più probabilmente della fine di “altri”.
Ed è molto facile da dimostrarlo, andando con ordine.
Il grande Tabù: tutti i Presidenti eletti con AltraPsicologia hanno già approvato la revisione del Codice Deontologico nella riunione del CNOP
Abbiamo ben 6 Presidenti (tutti quelli presenti) di AltraPsicologia che hanno convintamente votato SI al contenuto del nuovo Codice Deontologico in CNOP. I Presidenti di AP che hanno votato a favore sono: Conte, Cozzuto, D’Agostino, Perilli, Pezzullo, Raimondi.
Solo dopo tempo dall’approvazione delle modifiche da parte dei Presidenti AP ci sono Consiglieri di Ordini regionali eletti nelle file di AP che sconfessano i propri Presidenti invitando a votare “no” al referendum.
A ben leggere le dichiarazioni di alcuni Consiglieri di Altra Psicologia, i Presidenti espressi da AP sarebbero pertanto complici della “fine della Psicologia” o, in alternativa, degli incompetenti.
Francamente non è un giudizio confortante per i Presidenti di AP.
Alcuni rappresentanti di Altra Psicologia Consiglieri in ENPAP spiegano il proprio “no” persino con argomentazioni, per quanto legittime, che appaiono assolutamente inconsistenti.
Giudizi tecnici inconsistenti espressi per di più da esponenti di AP che, a detta dei Ministeri vigilanti sull’operato dell’ENPAP, hanno scritto un Regolamento che fa acqua da tutte le parti.
ENPAP a guida AP tra caos, buchi e toppe: i Ministeri dichiarano illegittimi Gruppi di Lavoro e costi
Chi si propone come grande esperto di regole, leggi e regolamenti dovrebbe invece prendere atto ed ammettere pubblicamente della propria sonora bocciatura riguardante la parte regolamentare che è servita a nominare i gruppi di lavoro, “Regolamento” scritto dal Gruppo di Lavoro composto a maggioranza assoluta da rappresentanti di AltraPsicologia, approvato dal Consiglio di Indirizzo Generale (CIG) sempre a maggioranza AltraPsicologia e, si ripete, sonoramente bocciato dal Ministero vigilante.
Per mesi Agire per ENPAP ha segnalato l’illegittimità della costituzione dei Gruppi di Lavoro, ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Ma non basta perchè i Ministeri hanno dovuto rilevare anche l’ingiustificato aumento dei costi, derivanti dai gettoni di presenza. E come se non bastasse il Ministero ha messo nero su bianco che non è possibile esautorare, artificiosamente, il CIG dalle funzioni che lo Statuto assegna affidando ai gruppi di lavoro le funzioni dell’intero CIG.
AltraPsicologia sarà capace di prendere atto delle volontà espresse dal Ministero? Saprà porre rimedio recuperando le somme indebitamente percepite dai Consiglieri senza bisogno di denunciare alla Corte dei Conti lo sperpero di danaro?
Staremo a vedere e vigileremo.