Dal Consiglio di Indirizzo Generale del 25 giugno 2022
Ancora una volta si votano contenitori vuoti a botte di maggioranza.
“Il tentativo di coniugare saggezza e potere è riuscito solo pochissime volte, e quelle poche volte solo per un breve periodo.” (Albert Einstein) e non è questo!
Sabato scorso è infatti successo di nuovo: alle nostre richieste di avere informazioni sulle azioni di assistenza promosse dalla Cassa non abbiamo ricevuto risposta.
Chiediamo che il voto sia rimandato al prossimo consiglio e che siano forniti dati chiari ed esplicativi sulle forme di assistenza erogate. Quelli forniti non sono sufficienti!
La risposta che la maggioranza ci dà è che non servono i dati: basta confermare quello che c’è!
Il Consiglio è composto da 50 colleghi, tutti eletti dalla comunità professionale per adempiere alla funzione che lo statuto dell’ENPAP assegna loro e che tra le altre cose prevede anche di “individuare tra le forme di assistenza consentite quelle effettivamente da realizzare”.
Perché viene da chiedersi? Perché non condividere con tutti i membri del Consiglio di Indirizzo Generale (CIG) i dati utili a valutare le scelte migliori da fare per la nostra categoria?
Ci chiediamo quindi perché sia così difficile condividere le informazioni necessarie a fare questa scelta in maniera informata e consapevole e perché si impedisca dunque al Consiglio di sfruttare il proprio potenziale, lasciando questi 50 colleghi a votare le iniziative di assistenza sulla base di informazioni insufficienti.
Ancora una volta la maggioranza ENPAP preferisce mantenere un atteggiamento di diffidenza, chiusura e anti-cooperazione piuttosto che costruire insieme. Una visione autocratica che, insieme alla tendenza a non condividere i dati, ci fa riflettere.
Che cosa c’è da nascondere?
Sono passate forme di assistenza senza alcuna analisi dell’impatto, senza dati approfonditi, ripartite in modo approssimativo, come se fra uomo e donna o Lombardia e Sicilia non ci possano essere esigenze e bisogni diversi.
Noi di Agire per Enpap continueremo a chiedere di poter avere accesso alle informazioni, a pretendere azioni precise e non improvvisate e porteremo avanti ogni tema sensibile, fra cui le pari opportunità che a quanto pare disturba molti.