Ci apprestiamo a partecipare al nuovo CIG ENPAP di giorno 29 aprile 2023 per discutere del Bilancio Consuntivo dell’Ente.
Ci siamo lasciati con la promessa di un Report approfondito su quanto accaduto nell’ultimo CIG, quando componenti della minoranza in Consiglio di Indirizzo Generale ENPAP hanno lasciato la seduta in segno di protesta per la manifesta mancanza di dibattito nel voto del nuovo regolamento del CIG medesimo.
Il 25 febbraio il Consiglio si è aperto con le rituali comunicazioni del Presidente che, avvertito anche precedentemente via PEC delle criticità da noi rilevate nelle discussioni all’odg, ha riferito di non avere alcun potere o responsabilità in merito, rimettendo il tutto al CIG.
Eppure come rilevato dalle opposizioni il Presidente, in un documento in discussione e approvazione, paradossalmente presiederebbe persino l’Assemblea visto che non sarebbe stato previsto con maggiore correttezza formale il “Coordinatore”.
Un vero e proprio strafalcione che sembra, in buona o cattiva fede, confermare ancora una volta una forma mentis di esautorazione del CIG.
Per questa e altre criticità abbiamo votato contrari.
In materia di Assistenza per le Pensioni la nostra Consigliera Rosella De Leonibus rileva che appare esserci una particolare commistione fra assistenza e previdenza, con dati confusi, oltre che detto intervento prevederebbe solo una ristretta platea, determinando così, per l’effetto, il nostro voto di astensione.
Entrando nel clou della discussione abbiamo affrontato la ancora più spinosa questione della modifica del Regolamento CIG: tutte le opposizioni si sono inalberate per la gestione esautorativa del CIG per la proposta presentata, discussa e sviluppata completamente nel solito Gruppo di Lavoro esclusivo e blindato, fino a partorire un Regolamento denso di cavilli e paradossi, uno su tutti la legittimazione a gamba tesa di Gruppi di Lavoro nemmeno previsti da Statuto!
Addirittura secondo l’antidemocratico art. 20 una qualsiasi proposta di emendamento di un Consigliere andrebbe delegata proprio ai suddetti GdL, annullando quindi il potere del singolo, annichilendo ancora tutto il Consiglio.
Di fatto i GdL diventano degli organi di rilevanza interna dell’Ente, attivatori di proposte e soggetti deputati alla intermediazione tra i Consiglieri di indirizzo e il Consiglio stesso.
Qualsiasi tipo di intervento passerebbe quindi da loro: se non si fa parte dei GdL, che possono escludere di fatto dalla loro composizione eventualmente anche i Consiglieri di raggruppamenti diversi da quello di maggioranza, come si possono integrare efficacemente ad esempio gli argomenti all’ordine del giorno?
A questo punto, in forte difficoltà la maggioranza di AltraDemocrazia, si inventa un voto articolo per articolo con il chiaro intento di fingere una democratica discussione per gli articoli critici, con l’obiettivo finale di cassare ogni proposta di miglioramento.
Abbiamo persino dovuto registrare l’intervento del Coordinatore che ha riferito che non si sarebbe potuto discutere “fino a domani mattina” di quanto proposto, come se si dovesse fare tutto di fretta, superficialmente e a scatola chiusa.
Esistono Consigli di altri Enti che fanno anche le nottate per le cose importanti, in ENPAP è un tabù.
Difatti, arrivati alle discussioni più delicate la maggioranza chiudendosi a riccio ha palesemente ignorato e negato insanabili paradossi del regolamento non consentendo gli adeguati approfondimenti.
Ciò ha conseguentemente determinato l’indignato abbandono dei lavori da parte delle minoranze, con la sola eccezione della Collega Vannoni che come Davide ha cercato di combattere ancora un Golia che non vuol vedere o sentire.
Di fatto, purtroppo, tutte le azioni che prima erano attribuite ai singoli componenti del CIG, tramite i rispettivi raggruppamenti, con questo nuovo regolamento vengono attivate, bypassate e strutturate dai Gruppi di Lavoro.
Questi ultimi non sono effettivi centri democratici, con voci plurali di elaborazione e istruttoria al servizio del CIG, ma diventano ancor di più centri di potere, perché sono titolari di funzioni di proposta e di filtro verso i Consiglieri CIG.
Con una funzione del tutto ostaggio della maggioranza dell’Ente.
Agire per ENPAP continuerà il proprio lavoro di democraticizzazione di ENPAP, di promozione delle Pari Opportunità, dal CIG al CDA, e di una vera assistenza verso Colleghe e Colleghi in difficoltà e del tutto ignorati.