Nell’ultimo Consiglio di Indirizzo Generale del 3 febbraio 2024 si è svolta una seduta della durata di sole 2 ore per un costo di decine di migliaia di euro a carico degli iscritti ENPAP, che evidenzia la solita mancanza di discussione in CIG, con punti preconfezionati senza l’invio preliminare di ulteriori documenti dettagliati come richiesti più e più volte.
Due i punti cruciali: il voto sul Gruppo di Lavoro Investimenti e il Resoconto degli Investimenti, nonché l’esame di coerenza degli stessi.
Si arriva innanzitutto al punto sulla votazione dei membri del gruppo investimenti, ricordiamo sciolto come tutti gli altri GdL dopo la sonora bocciatura dei regolamenti ENPAP da parte dei Ministeri vigilanti, mantenuti in precedenza, nonostante le segnalazioni e le proteste del gruppo FIP-Agire per ENPAP, ingiustamente come permanenti ed addirittura retribuiti, sebbene ogni Consigliere percepisca già una indennità.
Anzi il gruppo di maggioranza di AltraIndennità si era persino sbracciato nel sostenere la correttezza dei regolamenti sbraitando su uno sbaglio dei Ministeri.
Sbagliavano così tanto i Ministeri che tuttavia la maggioranza è subito poi corsa ai ripari cambiando i regolamenti approvati e bocciati, arrivando così a sciogliere tutti i GdL!
In quel Consiglio leoni, dopo il Consiglio fuggi fuggi e prostrati ai Ministeri.
Pertanto all’ultimo CIG la Collega Graziella Zitelli di FIP-Agire per ENPAP ha così preso parola per chiedere la garanzia e la conferma da parte del gruppo di maggioranza di AltriRegolamenti della costituzione di un GdL Investimenti (non previsto dallo Statuto ma solo da un regolamento interno), non permanente e ovviamente gratuito, come richiesto sempre dai suddetti Ministeri.
Sullo stesso solco le dichiarazioni delle altre componenti delle minoranze che siedono in ENPAP, chiedendo non più un pensiero unico nei GdL ma apertura a tutti.
Cosa accade invece?
Accade che la maggioranza non risponde nel merito se non limitandosi a sostenere che il GdL non confligga con alcun regolamento e, dulcis in fundo, candida ben 5 propri rappresentanti su 5 per il GdL.
A questo punto tutte le minoranze, letteralmente prese in giro e capendo il solito gioco antidemocratico, si sono rifiutate di fare alcun nome.
Una esponente di AltraIpocrisia si è addirittura detta sorpresa che nessuno della minoranza abbia indicato un proprio nome, strano però che non si sia sorpresa o accorta degli atteggiamenti di chiusura della propria parte politica, d’altra parte non si erano nemmeno accorti di avere approvato dei Regolamenti non in linea con quanto segnalato dai Ministeri.
In secondo luogo, a seguire, si arriva alle presunte “discussioni” sugli investimenti con le solite relazioni lampo, last minute e senza alcuna documentazione dettagliata a supporto: il solito monologo senza contraddittorio reale, visto che le domande sarebbero concesse a fronte di poche slide fatte di dati assolutamente aggregati e non approfonditi come si dovrebbe.
Ulteriori dettagli richiesti nuovamente dalla Collega De Leonibus facendo anche l’elenco completo di ciò che manca per le corrette analisi.
Ciò purtroppo appare sempre in coerenza con quanto riferito nello scorso CIG dal Coordinatore di AltriInvestimenti che ha asserito, incredibile ma vero, che la documentazione dettagliata non si potrebbe inviare a tutti perché non sarebbe ben compresa da Consigliere e Consiglieri, mentre in questo CIG ha asserito paradossalmente che quanto diffuso sarebbe già completo e dettagliato per qualsiasi domanda.
Forse si dovrebbe un attimo mettere d’accordo con se stesso oltre che rispettare di più l’intelligenza dei Consiglieri CIG, anche della sua stessa parte politica, oltre a rispettare maggiormente gli iscritti ENPAP che chiedono ai 50 Consiglieri un esame approfondito di ogni investimento.